- Pubblicata il 02/02/2003
- Autore: Gianni
- Categoria: Racconti erotici scambio di coppia
- Pubblicata il 02/02/2003
- Autore: Gianni
- Categoria: Racconti erotici scambio di coppia
Mia moglie e lo scambio di coppie - Varese Trasgressiva
Quando la sposai, mia moglie Cristina era vergine. Alta, bella, statuaria, a vent'anni era vergine! La prima notte, mi succhiò il cazzo come un'esperta bocchinara e dopo pochi giorni mi chiese di sodomizzarla. Col tempo e con le confidenze, mi rivelò che aveva fatto il primo pompino da ragazzina, a un signore amico di famiglia, il quale, poco tempo dopo, l'aveva anche sodomizzata e che, pur conservando la verginità vaginale, aveva concesso quel trattamento a tutti i suoi numerosi ragazzi. Andammo a vivere a Parigi, dove si teorizzava e praticava non poco il libero amore, ed avemmo diverse esperienze con altre coppie, scambiandoci le mogli e con qualche uomo. Lei andava pazza per essere posseduta contemporaneamente davanti e di dietro, quanto a me, mi faceva impazzire possederla da tergo, in entrambe le sue aperture, mentre lei spompinava un altro maschio. Vedere un cazzo che penetrava la bocca di mia moglie, vederla farsi sborrare inbocca e ingoiare tutto con voluttà mi faceva impazire e mi procurava degli orgasmi pazzeschi, Una sera, eravamo al ristorante (un locale con ristorante e pista da ballo) con una coppia con cui avevamo fatto scambio 2 o 3 volte.
le due donne a un certo punto andarono in bagno, come fanno sempre le donne. Vi restarono abbastanza a lungo e - quando tornarono - Cristina era arrossata in viso. Poco dopo, la coppia di amici andò a ballare: Cristina non volle. Mentre loro ballavano, si strinse a me e - accarezzandomi il sesso sotto al tavolo - mi confidò che, in bagno, l'amica l'aveva baciata in bocca, con tanto di lingua. Mi disse che le era piaciuto e si era lasciata masturbare dall'amica, raggiungendo un orgasmo incredibile. Più tardi, andammo a casa dei nostri amici, Philippe e Michelle. In ascensore, Michelle abbracciò improvvisamente Cristina e - vincendo la sua istintiva resistenza - le mise la lingua in bocca davanti a noi uomini, le afferrò violentemente un seno e le infilò l'altra mano tra le cosce, da dietro, sollevandole la minigonna. Io non reagii, incuriosito ed eccitato, senza immaginare che Philippe e Michelle avevano pianificato, per quella sera, un "festino" molto particolare. Arrivati al piano, Michelle scostò violentemente Cristina da sé: troia le disse e la schiaffeggiò, poi l'afferrò per i capelli e la trascinò fuori dall'ascensore. Rimasi paralizzato per un istante e Philippe, che si trovava alle mie spalle, ne approfittò per afferrarmi le braccia e portarle dietro la mia schiena, dove mi immobilizzò i polsi con un paio di manette. Poi mi spinse bruscamente fuori dall'ascensore, tenendomi per le manette. Michelle stava aprendo la porta dell'appartamento e spinse dentro Cristina, piangente, con uno spintone che la fece cadera a terra. Alzati brutta troia, le disse colpendola nel fianco con la punta di una delle sue scarpe dai tacchi a spillo. Philippe - che aveva assicurato le mie manette alla colonnina di una scala a chiocciola - la colpì a sua volta con un calcio nel culo, mentre lei stava tentando di rialzarsi, mandandola nuova mente a terra. Michelle si sedette sul divano, a pochi passi da Cristina: non sei capace di rialzarti? - le disse - striscia fino ai miei piedi! Philippe rientrò in quel momento, completamente nudo, col grosso cazzo durissimo eretto davanti a sè e con una frusta a strisce ed una verga di giunco nelle mani. Colpì due volte, con la verga, il retro delle cosce nude di mia moglie: fai come ti dice - disse - striscia. puttana, facci vedere che brava lesbica sei! Mentre Cristina strisciava verso Michelle, Philip le sollevò la miigonna e le sfilè le mutandine, poi le colpì le natiche con la frusta: più veloce, troia, dimena il tuo bel culetto. Io, che ero rimasto ammutolito, tentai di protestare: ciò che ottenni furono due ceffoni, Poi Philippe mi sbottonò la camicia, mi sfilò scarpe, pantaloni e mutande, lasciandomi praticamente nudo mi assestò due frustate sul petto, quindi mi afferrò il cazzo e cominciò a masturbarmi. Michelle ordinò a Cristina di succhiare i suoi tacchi a spillo, convincendola rapidamente con qualche colpo di verga sulle natiche scoperte poi le ordinò di leccarle le gambe. Mentre la lingua di mia moglie saliva dalle caviglie ai polpacci di Michelle, questa si spinse in avanti col bacino, divaricando le gambe: la minigona le si arrotolò in vita. Non portava mutandine e la sua vagina umida di eccitazione fu presto all'orlo del divano, incorniciata di pelo biondo. Vedevo, di tre quarti, il bel culetto nudo di mia moglie, carponi tra le gambe dell'amica, e la sua lingua che risaliva leccandole l'interno delle cosce, sempre più su verso la sua figa luccicante di abbondanti umori. Il mio cazzo diventava duro nella mano di Philippe. Cristina non piangeva più e, da tergo, potevo vedere il suo pelo pubico castano che si inumidiva per l'eccitazione. La lingua di mia moglie stava leccando l'inguine dell'amica, quando questa l'afferrò per i capelli e la rialzò, in ginocchio davanti a sé. Le strappò la camicetta scoprendole i seni nudi e ne afferrò duramente i capezzoli tormentandoli con sadismo. Cristina gemeva e la implorava di smettere: si guadagnò due ceffoni. Poi Michelle l'afferrò nuovamente per i capelli e le costrise il viso tra le sue cosce: leccami la figa, vacca! Philippe lasciò il mio cazzo e incominciò a frustare il culetto e il retro delle cosce di Cristina: lecca la figa di mia moglie, troia bisessuale! Falla godere, ingoia i suoi succhi! Quindi, mentre mia moglie, ubbidiente, affondava la lingua tra le labbra della figa della sua amica e le slinguava il clitoride, strappandole gemiti di libidine, le sfilò la minigonna, si inginocchiò dietro di lei e, d'un sol colpo, le affondò tutto il suo grosso cazzo nel culetto strappandole un urlo di dolore. Michelle la schiaffeggiò nuovamente: continua a leccare, lesbica e puttana! Philippe restò immobile, col cazzo affondato nel culetto di mia moglie, lasciando che si abituasse. Poi, cominciò ad estrarlo lentamente, le stimolò lo sfintere col glande, facendola gemere di piacere, lo riaffondò con violenza, facendola urlare nuovamente, e ancora e ancora finchè l'ano di Cristina lo sopportò e Philippe prese a stantuffarle il culo con foga. Ero spaventato ma eccitatissimo: fu un coro di gemiti di piacere, finché Michelle cominciò a gridare in una serie di orgasmi, Philippe gridò "ti sborro in culo, pittana!" e mia moglie gridò a lingo, in uno degli orgasmi anali (come mi confessò più tardi) più intensi della sua vita.
Sentendo l'orgasmo di mia moglie, per la prima volta in vita mia, sborrai violentemente senza potermi toccare.
Tornerò con una "seconda puntata".
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serjos
perchè non proviamo insieme, rispondimi - serjos@excite.it giuro, sarà indimenticabile
toto
anche io ho queso desiderio,a insaputa di mia moglie,splenida mulatta,cerco chi la corteggi e la scopi facendola godere come una vera troia.