- Pubblicata il 09/03/2010
- Autore: Michele
Cucinato a puntino.... - Varese Trasgressiva
E' successo qualche anno fa. Lei si chiamava D e faceva la cuoca nella mensa aziendale dove io lavoravo come addetto alla manutenzione. D era un tipo piccolino, minuto , biondina non molto appariscente sui 35. Il suo atteggiamento nei miei confronti era fatto di sguardi invitanti e frasi maliziose con il chiaro scopo di sollecitare qualche mia proposta. Per quanto ne sapevo era sposata e aveva una figlia di una quindicina di anni e comunque non è che mi 'attizzasse' particolarmente.
Un tardo pomeriggio squillò il telefono e la D mi chiese se potevo andare in cucina a controllare perchè sentiva puzza di gas. Mi meravigliai perchè a quell'ora, dopo le 16, le donne della mensa erano di norma già uscite. In cucina infatti era rimasta solamente la cuochina. Mi assicurai che fosse tutto in ordine mentre lei mi gironzolava intorno. Aveva il camice bianco da lavoro sotto al quale traspariva il vistoso rosso dell'intimo. Quando mi ero abbassato a controllare le valvole delle stufe a gas, lei mi era venuta vicinissimo e dal camice semisbottonato avevo intravisto l'attaccatura delle calze autoreggenti. Stavo per congedarmi quando la biondina mi disse "Non vuoi vedere come mi sono agghindata per te?" Rimasi un po interdetto. Maliziosamente mi disse "Andiamo nell'ufficio che ti 'cucinoa puntino'!!!" L'ufficio era un piccolo locale dove aveva la sua scrivania con telefono e fax per le ordinazioni e un po di documentazione. La seguii dopo essermi assicurato che le porte di accesso fossero tutte chiuse. Appena dentro lei mi fece accomodare sulla poltroncina e poi si aprì il camice offrendomi tutta la sua mercanzia fasciata da un completo rosso con perizoma."Ti piaccio?" mi chiese a bruciapelo. In definitiva non era niente male, forse un po troppo magra ma fatta bene. Allungai la mano a palparle i fianchi e la vita e poi indietro a carezzarle il culo "Non sei male". La biondina non si scompose, si abbassò a baciarmi senza economia di lingua poi si tolse del tutto il camice e si inginocchiò davanti a me. "Posso controllare l'effetto che ti faccio?" mi chiese sorniona. Non aspettò la mia risposta e si fiondò sul mio cazzo che cominciava a gonfiare il pantalone della tuta da lavoro. La biondina sembrò ben impressionata dalle dimensioni e dalla consistenza del mio cazzo che cominciò a lavorare di bocca.
Afferrai il suo caschetto biondo e le feci ritmare il movimento della testa a mio piacimento.
Decisi che era il momento, la tirai su e le feci poggiare la parte superiore sulla scrivania. La impalai la figa che era bagnatissima, dopo 5 minuti di ritmo tranquillo la signora aveva già goduto abbondantemente. Io continuavo a menarla e a tenerle la mano sulla testa per piegarla meglio. La cuoca continuava a gemere di piacere. Intanto che la penetravo ebbi un'ispirazione e le infilai un dito nel culetto, la signora non fece nessun cenno di protesta. Mi meravigliai non poco, non mi era mai capitata una donna che accettasse di farsi sodomizzare al primo incontro. Quando le puntai la cappella contro il buchetto la biondina non fece scene ma si limitò a distendersi il più possibile sul piano della scrivania. Il mio cazzo entrò senza fatica, tanto che incoraggiato dai suoi gemiti di piacere cominciai a darle dei gran colpi. La sentii sborrare ancora, un orgasmo lungo che la scosse tutta. Poi mi sfilai e mi sedetti di nuovo in poltrona facendole cenno di riprendere il lavoro di bocca.
Non si fece pregare, lavorava di bocca e di mano con molta lena. Dopo alcuni minuti mi chiese "Ma come fai a resistere così a lungo? Mio marito avrebbe già sborrato da un pezzo" Premesso che le danze erano iniziate si e no da 20 minuti le dissi "Sarebbe un delitto non gustare con calma una donna calda come te". La signora, ben contenta del complimento si diede da fare con ancora più lena. Capì che stavo per sborrare quando mi alzai in piedi, le afferrai i capelli e le dissi di tirare fuori la lingua. La signora eseguì ubbidiente. Le feci scivolare un lungo rivolo di sborra bianca sulla lingua. La cuochina, quindi, ingoiò il tutto guardandomi soddisfatta.
Da quel giorno iniziammo a frequentarci. Scoprii, così, che mi aveva puntato da alcune settimane perchè aveva capito che il marito la stava cornificando da un pezzo ed essendo una donna pratica piuttosto che fare scenate si era determinata a rendergli la pariglia. Si era guardata in giro e, come mi disse sinceramente un giorno, "Se dovevo farlo cornuto tanto valeva scegliere un bel maschio".
Scoprii anche che nonostante il fisico minuto era capace di 'aprirsi' farsi sodomizzare in posizioni da contorsionista . Mi offrì sensazioni uniche e mai più provate. Ma questo è un pezzo di storia che racconterò in altra occasione.
tito™
mi è piaciuto davvero, continua, mi ha eccitato...